Gli edifici di Borgo Piave denominati “Case della Marina” furono costruiti con il solo piano terra dall'Opera Nazionale per i Combattenti a partire dall'autunno del 1922 per ospitare i coloni ex combattenti che avrebbero dovuto coltivare i terreni che l'Opera aveva da poco confiscato, e soprattutto dissodarne di nuovi togliendo la macchia e le rocce affioranti (si trattava di zone presso le masserie Olmo, Sava, Janne, Cervalura non interessate da paludi).
La parte bassa dei lunghi caseggiati di Borgo Piave (le sopraelevazioni avverranno una decina di anni dopo), come le analoghe case lunghe e basse situate nel centro di Frigole, sono da attribuire all'Opera Combattenti non ancora commissariata dal Fascismo e quindi presentano una tipologia architettonica prefascista. Per altro sia la vasta piazza di Borgo Piave come la piccola piazzetta Alberti di Frigole sanno emanare con la loro tipicità un fascino e una curiosità del tutto particolari. La Marina occupò in maniera progressiva una parte notevole di quelle case a partire dalla seconda guerra mondiale fino al 2000. (Per inciso annotiamo l'importante risvolto sociale di quella presenza costituito dal consistente numero di matrimoni tra marinai e ragazze del luogo).
Negli anni Venti e Trenta l'Opera Combattenti ha realizzato una serie di altre costruzioni, principalmente case coloniche, utilizzando varie tipologie edilizie a tutt'oggi ben individuabili sul territorio (come lo sono le case costruite negli anni Cinquanta dall'Ente Riforma). Siamo dunque di fronte ad un patrimonio storico e architettonico che è peculiare, unico, di assoluto interesse, e che per questo non solo va salvaguardato fin nei dettagli della sua fisionomia (ogni suo utilizzo, presente e futuro, dovrà rispettare questa condizione), ma anche valorizzato.
Ormai da alcuni anni è in corso di realizzazione un progetto del Comune di Lecce, a cui il bene è stato traferito nel 2015, per la trasformazione delle “Case della Marina” in alloggi di Edilizia Residenziale Popolare. Il progetto salvaguarda il prospetto originario ricomponendo gli interni in appartamenti confortevoli e moderni per giovani coppie con figli. Ci saranno anche alcuni locali commerciali prospicienti la piazza e un parco giochi all'interno. Una buona occasione per rivitalizzare il borgo e ringiovanire la sua popolazione. (
A cura di _Antonio Passerini, curatore del libro storiografico: Una Comunità dalle molte radici)